Italiano
C’è stato un tempo in cui i numeri rappresentano una una qualità , prima che una quantità .
Affamato e mai sazio di tempo, l’uomo contemporaneo ha relegato ai numeri l’espressione di mera quantità , ignorando che ognuno di essi comprende fattori simbolici e contenutistici che ne esprimono in qualità e la capacità intrinseca di comunicare con il sacro.
C’è stato un tempo in cui l’uomo ha osservato il mondo, se stesso, e ha proato meraviglia; ha scoperto in talune proporzioni o rapporti matematici, una corrispondenza che ha messo direttamente in relazione l’uomo con il divino.
La bellezza e l’ordine supremo del creato sono nella mani di Dio che gioca con la geometria. (…)