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Le fotografie raccolte in questo progetto sono state scattate tra il 2013 e il 2014 grazie alla collaborazione e all’amicizia sviluppata con diverse famiglie rom residenti in due campi nel nord di Napoli. Gli insediamenti, poco distanti tra loro, erano abitati all’epoca da circa 1000 persone, principalmente serbi e macedoni giunti in Italia durante diverse ondate migratorie dalla penisola balcanica.
Nonostante le precarie condizioni di vita, il desiderio di stabilità dei residenti era evidente dal modo in cui si prendevano cura dell’ambiente e dell’aspetto delle loro case con i pochi mezzi a loro disposizione. Le case mostravano una ricchezza di colori e di dettagli decorativi che evocavano, ancor più per il loro isolamento, un sentimento ancestrale di rifugio e riparo, con i loro succinti tetti di lamiera protetti com’erano dal cavalcavia “Asse Mediano” di Scampia. Qui gli spazi abitativi diventano il palcoscenico per i soggetti ritratti, aprendosi a scene inaspettate ai margini estremi della città.