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Wim Wenders raccoglie in questo volume venti fotografie in bianco e nero, realizzate tra il 1964 e il 1984. Si tratta di scatti sparsi, catturati tra Algeria, Inghilterra, Indonesia, Islanda, Australia, Stati Uniti e Russia. I soggetti sono i più diversi: panoramiche su paesaggi naturalistici, scorci di quotidianità di paese o metropolitana, vedute liriche e malinconiche in cui l’elemento umano sbiadisce o risalta con forza.
Il grande regista ci offre, in maniera indiretta e non programmatica, una via d’accesso per accostarsi al proprio stile e intuire la visione che anima il proprio sguardo sul mondo. Nel testo introduttivo, il curatore e critico d’arte Simone Azzoni cuce assieme le storie che animano questi scatti, accompagnando una riflessione che si snoda attraverso la primissima fase espressiva del grande maestro tedesco e si amplifica a tutta la sua carriera.
Si aggiunge alla selezione di immagini un’intervista esclusiva, rivolta al regista sempre da Azzoni, attraverso la quale si indagano le convinzioni poetiche che motivano scelte ricorrenti nella carriera del regista, una panoramica sulle invarianti espressive della produzione artistica interdisciplinare di Wenders.