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Nel 1516, il filosofo Thomas More conia il termine “utopia” per descrivere una società idealizzata dai principi comuni-tari, che vive di agricoltura, produce per il consumo e non per il mercato e dove proprietà privata e denaro sono aboliti.
Ma cos’è l’utopia oggi?
Chi crede nell’utopia è il “vero sognatore”, colui che non sogna a occhi aperti ma prova a rendere reali i propri sogni. La storia è ricca di esempi di eroi sognatori la cui visione della società si basa sui principi di felicità, tolleranza, libertà, pace, autosufficienza e armonia con la natura.
Carlo Bevilacqua, un sognatore, a modo suo, ha viaggia-to per alcuni anni alla ricerca di chi osa credere in un mondo migliore. In solitudine, in forma di famiglia o di comunità, le persone che ha incontrato hanno creato delle comunità vive e aperte in cui si rispetta la natura e la libertà dello spirito umano.
Bevilacqua è andato alla ricerca di chi ha creduto nell’utopia, ha fotografato e ascoltato le loro storie, per comprendere e condividere le loro idee e il loro punto di vista.