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All’ultimo piano della casa dei nonni di Carlotta di Lenardo, in Italia, si trova una stanza che ospita la biblioteca. Una porta nascosta tra gli scaffali conduce a una soffitta segreta: una grande stanza dominata da un gigantesco modellino ferroviario, alla cui costruzione il nonno si dedicò per tutta la vita.
Carlotta aveva un rapporto speciale con il nonno; durante un pranzo in famiglia Alberto le confidò di aver coltivato, non proprio segretamente, un’altra passione: la fotografia. Decise quindi di mostrarle e affidarle il proprio archivio: oltre 8.000 immagini, racconto di oltre cinquant’anni di vita.
L’opera di Alberto di Lenardo (1930-2018), fotografo amatoriale, è una scoperta preziosa: le immagini lo accompagnano in giro per l’Italia e poi negli Stati Uniti, in Brasile, in Marocco e in Grecia. Un corpo di lavoro che ricorda, anticipandola, l’opera di alcuni tra i più amati autori italiani, da Luigi Ghirri a Guido Guidi. Nella scrupolosa sequenza di Carlotta, An Attic Full of Trains ci mostra uno spaccato gioioso del 20mo secolo: frammenti di vita in spiaggia, al bar, in montagna, storie di viaggi in auto, di amore e di amicizia.