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Quando Francois Halard visitò la casa di Luigi Ghirri, le immagini dello studio di Ghirri, in un paese di Roncocesi apparsero come il ritratto di un artista, fotografarono la corporeità e le atmosfere di un’opera poetica. È una dimostrazione di ciò di cui è capace la fotografia, producendo una radiografia di un universo in cui le relazioni tra gli oggetti sono una sintesi perfetta tra bellezza sofisticata e quotidianità. Il racconto fotografico di Halard è un’indagine intima e personale, oltre che una reminiscenza. Il suo obiettivo fotografico conferisce sacralità agli spazi su cui si concentra nel corso del suo viaggio. È un modo di rapportarsi al mondo, un mondo in cui la bellezza è insieme una necessità e un valore, che trova la sua massima espressione in un’indagine – quasi antropologica – dei modi di vivere