Italiano
Ritagliare un’immagine ha un aspetto paradossale: costringe a venire a patti con la materialità di ciò che per eccellenza giudichiamo impalpabile. John Mitchell, nel suo Pictorial turn, scioglie così l’apparente contraddizione, distinguendo tra image e picture, “Picture […] è l’immagine come appare su un supporto materiale o in un luogo specifico. […]. L’immagine [image] non appare mai se non in un determinato medium, ma è anche ciò che trascende i media e può essere trasferito da un medium all’altro”. Non si ritaglia una image, dunque, ma una picture. Tuttavia, operare sulla picture significa anche – eventualmente – generare nuove images.
Il lavoro di Colomba D’Apolito si colloca esattamente in questo solco, testandone limiti e possibilità. Cuts-up, dunque, che operano sul supporto non per una presa di posizione antimoderna, ma per una scelta di campo altrettano precisa.
English
The cutting of an image has an element of paradox: it forces us to come to terms with the materiality of somethng we instinctively deem intangible. John Mitchell, in his Pictorial Turn, dissolves this apparent contradiction when he distinguishes between images and pictures, arguing that “A picture appears on a material background or in a specific place. […] An image never appears unless in a determined medium, but it also trasends media and can be transferred from one medium to another.”.
It follows, therefore, that you do not make cuts in an image, but rather, a picture. But adjusting or touching a picture inevitably means generating new images and this is the precise area the work of Colomba D’Apolito explores, pushing and challenging limits and possibilities. This process of cutting and cropping that works on the support not because of an ant-modern stance, but because of an equally precise choice of field.