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No Promised Land

Autore/Author: Andrea Ferro
Editore/Editor: Crowdbooks
Dimensioni/Dimensions: 29.7 x 21 cm
Pagine/Pages: 128
Lingua/Language: Italian, English

29,00 

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Italiano

Nel solo 2016 il numero di persone che hanno lasciato l’Italia è stato notevolmente superiore al numero dei migranti approdati sulle sue coste. Sono circa 285 mila gli italiani che hanno fatto le valigie per migrare all’estero in cerca di migliori opportunità, cifra che supera di almeno 100 mila unità quella dei migranti arrivati in Italia nello stesso periodo.

Siamo ormai abituati all’uso intensivo che i media fanno di immagini che raffigurano i migranti. Essi ci appaiono tutti uguali e sono spesso trattati poco più che come numeri. Rifiutando rappresentazioni e luoghi comuni basati su dolore e miseria, No promised land ha lo scopo di restituire una storia e un volto a quei numeri raccontando un aspetto altrimenti invisibile degli avvenimenti legati alle moderne migrazioni; qualcosa di molto diverso da ciò che siamo abituati a vedere.

Realizzato in Veneto, una regione chiave nel sistema Italia e nei flussi migratori, con questo progetto si è voluto mostrare per la prima volta lo stretto rapporto tra spazio fisico e vita quotidiana nelle strutture di accoglienza, così come tra architettura e migrazioni. È un percorso fotografico che, attraversando un gran numero di strutture, crea una narrativa visuale in cui ogni edificio è il capitolo di una storia che giunge infine a modellare la realtà sconosciuta del “sistema di accoglienza” per migranti, rifugiati e richiedenti asilo.

Autore

English

In 2016, the number of people who left Italy was notably higher than the number of migrants arrived on its coasts. About 285,000 Italians packed up and went abroad in search of better opportunities; this number exceeds at least of 100,000 units the number of migrants who came to Italy during the same period of time.

Nowadays we are used to see images about migrants through the media. They all look quite the same and are often treated barely like numbers. Refusing representations and commonplaces based on pain and misery, No promised land aims to give back a story and a face to those numbers, by witnessing an otherwise invisible aspect of the events related to modern migrations. It is something very different from what we are used to see.

Carried out in Veneto, a key region in the northern Italy, this project aims to show for the first time the close connection between physical space and daily life in the reception structures, as well as between architecture and migrations. It is a photographic project that, through a large number of facilities, creates a visual narrative in which each building is a chapter of a story reproducing the unknown reality of the “reception system” for migrants, refugees and asylum seekers.

Autore

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