Italiano
»Ci sono due cose che la morte di mia sorella mi ha insegnato: non puoi perdere qualcuno che ami, e ogni crudeltà immaginabile esiste davvero.« In Still Here, la fotografa Vivian Rutsch si propone di trovare risposte alle domande sulla morte della sorella diciassettenne e delle indagini inadeguate durate un anno su suo padre. In tal modo, è incappata in un fenomeno sociale di omicidi inspiegabili in Germania. Fotografie, diari, illustrazioni e testi raccontano l’inspiegabile storia di una famiglia in un modo avvincente e personale. Vivian Rutsch (nata nel 1994) ha studiato fotogiornalismo e fotografia documentaria presso l’Università di scienze applicate e arti di Hannover fino al 2019. I suoi lavori sono stati esposti al Festival Lumix di Hannover, al Visa off a Perpignan e al Fotofestival Zingst.
English
»There are two things that my sister’s death taught me: You can’t lose someone you love, and every cruelty imaginable actually exists.« In Still Here, photographer Vivian Rutsch sets out to find answers to questions surrounding the deaths of her seventeen-year-old sister and her father, and the inadequate investigations. In doing so, she stumbled upon a social phenomenon of unexplained deaths in Germany. Photographs, diary entries, illustrations, and texts tell the inexplicable story of a family in a way that is both gripping and personal.
Vivian Rutsch (b. 1994) studied Photojournalism and Documentary Photography at the Hanover University of Applied Sciences and Arts through 2019. Her works have been exhibited at the Lumix Festival in Hanover, at Visa off in Perpignan, and at the Fotofestival Zingst.