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Terra Vermelha

Terra Vermelha

Autore/Author: Tommaso Protti
Editore/Editor: Void
Dimensioni/Dimensions:  21 × 27,8 cm
Pagine/Pages: 120
Lingua/Language: English
Anno/Year: 2024

45,00 

Categoria/Category: Tag:

Italiano

La foresta amazzonica, spesso definita “polmone del nostro pianeta”, è stata a lungo idealizzata come una fitta distesa verde e un santuario incontaminato abitato da tribù isolate. Terra Vermelha, il culmine del lavoro di 10 anni del fotografo Tommaso Protti, presenta un ritratto alternativo della regione. Raffigurando campi in fiamme, il fiume oscuro come canale per il traffico di cocaina e aree urbane afflitte dalla violenza: le immagini nel libro descrivono una distopia, dissipando tali nozioni romantiche. “Mentre ero seduto nella mia camera d’albergo a Marabá, una città nello stato amazzonico del Parà, Jornal Nacional – il programma di notizie di punta del Brasile – ha trasmesso le immagini del neoeletto presidente del paese, Jair Bolsonaro: “Gli indigeni nelle loro riserve sono come animali in uno zoo”, ha detto. Era novembre 2018. […] Sembrava una minaccia, un presagio di tempi brutti. Sentivo che il lento collasso sociale e ambientale che avevo visto negli anni precedenti in Amazzonia stava per peggiorare”.

“Terra Vermelha”, che significa “terra rossa”, si apre con visioni di un paradiso perduto. Le fotografie di Protti mostrano aree rurali trasformate dalla deforestazione, dove i conflitti per la terra sono all’ordine del giorno tra allevatori di bestiame, contadini senza terra e attivisti ambientali. Le immagini del libro viaggiano nelle aree urbane e nelle baraccopoli dove Protti ha avuto accesso a seguito di operazioni di polizia per documentare la crescente violenza, legata soprattutto al traffico di droga. Ulteriori fotografie mostrano la presa della religione evangelica sulla regione, l’impatto della pandemia di COVID e la costruzione di nuove città e di città recentemente ampliate come Altamira, famosa sia per la sua diga idroelettrica sia per essere stata la capitale degli omicidi del Brasile nel 2017. Il libro evita un formato narrativo tradizionale per presentare una visione da incubo degli impatti delle crisi sociali e ambientali che si intersecano. Le immagini in bianco e nero senza didascalie di Protti spesso hanno un senso di movimento e implicano che gli eventi si svolgano sia prima che dopo l’inquadratura. Molte immagini sono state scattate fugacemente di notte, conducendo lo spettatore alla cieca in giro per la regione.

Autore

English

The Amazon Rainforest—often referred to as ‘Lungs of our Planet—has long been idealised as a dense, green expanse and a pristine sanctuary inhabited by isolated tribes. Terra Vermelha, the culmination of 10-years’ work by photographer Tommaso Protti, presents an alternative portrait of the region. Depicting fields ablaze, the dark river as a conduit for cocaine trafficking and urban areas plagued by violence—the images in the book depict a dystopia, dispelling such romanticised notions.

“As I sat in my hotel room in Marabá, a city in the Amazon state of Parà, Jornal Nacional – Brazil’s flagship news program – transmitted images of the country’s newly elected president, Jair Bolsonaro: “The indigenous in their reservations are like animals in a zoo,” he said. It was November 2018. […] It seemed like a threat, an omen of bad times ahead. I felt that the slow-motion social and environmental breakdown I had seen in the previous years in the Amazon was about to get worse.”

‘Terra Vermelha’, which means ‘red earth’, opens with visions of a paradise lost. Protti’s photographs show rural areas transformed by deforestation, where land conflicts are commonplace between cattle ranchers, landless peasants and environmental activists. The images in the book journey on to urban areas and shantytowns where Protti was given access following police operations to document the rising violence, mainly related to the drug trade. Further photographs show the hold of evangelical religion on the region, the impact of the COVID pandemic, and the construction of new towns and recently expanded cities such as Altamira, famous for both its hydro-power dam and for being Brazil’s murder capital in 2017.

The book eschews a traditional narrative format to present a nightmarish vision of the impacts of intersecting social and environmental crises. Protti’s uncaptioned black and white images often have a sense of movement and imply events unfolding both before and after the frame. Many images were taken fleetingly at night, leading the viewer blindly around the region.

Autore

Huck Magazine

Photo-Eye Blog

Punto de Fuga

The Guardian

Autore

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