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Ambientato in cima alla Torre Galfa di Milano, questo servizio fotografico è stato scattato nel 1960, poco prima dell’inizio delle riprese de La Notte di Michelangelo Antonioni. Sono 80 fotografie che evidenziano una modernità, per il periodo in cui sono state scattate, e che sono antesignane di una estetica che diventerà tipica dei grandi servizi di moda dagli anni ’70 in poi.
Fin dalla foto di copertina Monica Vitti si specchia nell’obiettivo e si lascia andare, consapevole dell’intimità e della fiducia che si instaura con il suo interlocutore/fotografo Sergio Strizzi. All’interno del libro, il racconto fotografico si espande dagli interni spogli e dai pochi oggetti che li abitano, un tavolo, una sedia, una collana e delle veneziane, fino ad abbracciare la città che si intravede nello sfondo.
L’altra grande protagonista di queste fotografie, insieme a Monica Vitti, è la luce. Ecco allora Sergio Strizzi che sfida la luminosità dell’esterno senza usare una illuminazione artificiale negli ambienti. Il risultato è evidente davanti ai nostri occhi: una serie di fotografie “dipinte” attraverso la luce e composte dai contrasti di bianco e di nero.
E poi infine il colore, immagini sospese nel tempo scolpite in una cromia che spazia dai rossi agli azzurri. Fotografie che raccontano un universo intimo femminile e un paesaggio esterno metropolitano futuribile che sembra più la New York del nostro immaginario che la Milano degli anni ’60.