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22 storie di protesta, raccontate attraverso le immagini di 22 fotografi che, animati da passione, giustizia e speranza, hanno fatto luce sulle oscurità dello sfruttamento, della repressione e della violenza, e contribuito a dare visibilità al potere trasformativo dei movimenti di resistenza collettiva: Banana workers, Paolo Gasparini, Robert Lebeck, Kazuo Kitai, Jean Pierre Rey, Armindo Cardoso, Aurelio Gonzáles, Marcelo Montecino, Tano D’Amico, Maryam Zandi, Günter Zint, Paola Agosti, Margarita Isabel Montealegre, Eduardo Longoni, Gideon Mendel, Dario Mitidieri, Gani Xhengo, Meraj Ud Din, Pedro Valtierra, Luca Nizzoli Toetti, Robert Dunn, Laura El-Tantawy.
W La libertad nasce dal lavoro quotidiano che appare nei libri proposti nella piattaforma protestinphotobook.com. Un lavoro di ricerca che ha permesso di scoprire storie affascinanti legate all* fotograf*, alle proteste e ai cambiamenti che ne sono conseguiti. Il volume si concentra su alcune storie di protesta che riguardano le immagini fotografiche, ma allo stesso tempo prende in considerazione la storia socio-culturale di questa o quella nazione, ci parla della pratica fotografica e della dimensione simbolica di alcune immagini iconiche.
È una ricerca che vuole offrire uno spunto di partenza per approfondire storie sconosciute e dare risalto al lavoro di molti fotografi che hanno dedicato tutta la loro vita a queste immagini. Lavorare su queste ricerche ha infatti permesso ai curatori del volume, Federico Montaldo e Luciano Zuccaccia, di addentrarsi nella fotografia di reportage, di scoprire nuovi fotografi, capire in che condizioni hanno lavorato e quali difficoltà hanno incontrato.
Questo tipo di fotografia non è mai stata facile né tanto meno remunerativa, ma questi fotografi avevano una passione che li faceva andare oltre; alcuni erano addirittura militanti all’interno dei movimenti che fotografavano. I fotografi di reportage, così come di guerra, sono dentro l’azione e solo la sensazione di dover testimoniare gli eventi, spesso sconvolgenti, di cui si occupano li hanno portati a consegnarci immagini e storie uniche e memorabili.